La Storia di Jessica, Paziente

    La Storia di Jessica, Paziente

    Mi chiamo Jessica, ho 36 anni e ho scoperto di avere il Linfoma quando ne avevo solo 32 per pura casualità, grazie all’intuizione e al tempestivo intervento di un amico dottore. Avevo un occhio più chiuso dell’altro e mi sentivo stanca, ma non più di altre volte.

    Completamente asintomatica sono stata strappata alla mia vita, alla mia quotidianità, alla leggerezza dei miei anni e catapultata in un mondo fatto di ospedali, camici bianchi, aghi (la mia grande paura), interventi e persone fantastiche che rimarranno sempre nel mio cuore.

    La diagnosi fu: Linfoma di Hodgkin, stadio II b con localizzazione al mediastino.

    Mi sono sottoposta a 6 cicli di chemioterapia abvd, 12 dosi duranti le quali ho perso forze, forme, capelli e nonostante tutto la speranza, la voglia di vivere e di combattere non mi hanno mai abbandonato.

    Ma in situazioni così non basta essere determinati e coraggiosi, non si può nulla senza l’appoggio e l’amore delle persone che ti vogliono bene e ti rimangono accanto.

    Oggi posso affermare con certezza che non ce l’avrei fatta senza l’aiuto e il supporto di due persone importantissime: il mio fidanzato dell’epoca, Francesco e il medico che prima di tutti ha capito che “qualcosa non andava”.

    Un anno dopo, con una pet che annunciava la remissione completa, piano piano, mi sono riaffacciata alla vita e a passi piccolissimi e me la sono ripresa tutta!

    Dopo che hai avuto il cancro, dopo che hai guardato dritto negli occhi un medico mentre ti racconta tutto, dopo che hai trovato il coraggio di aprire la busta dove c'è il referto della tac e dopo che ti sei guardato allo specchio senza riconoscerti per mesi e mesi, puoi scegliere solo di dare un senso, al dolore e alla paura.

    Vorrei ringraziare tutto lo staff medico e infermieristico, insieme ai volontari AIL, in particolare un abbraccio fortissimo all'infermiera Maria, ti voglio un mondo di bene!

    Non bastano solo la determinazione e il coraggio dei pazienti a combattere questo brutto male, serve anche il vostro aiuto: donate il 5x1000 all’AIL e aiutateci a raccontare tante altre storie a lieto fine.

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