Una vittoria contro il linfoma, per il mio papà

    Una vittoria contro il linfoma, per il mio papà

    Mi chiamo Veronica e sono una ragazza di 24 anni. Tutto è cominciato a febbraio 2020, con stanchezza inspiegabile, affanno, tosse persistente e difficoltà respiratorie. Con il tempo i sintomi peggiorano sempre di più, le cure seguite non sono servite a nulla, finché non mi rivolgo ad uno specialista pneumologo che io ringrazio tutt'ora per avermi consigliato di fare quella benedetta Tac.

    Il 4 luglio inizia la mia battaglia: subito dopo la Tac, vengo ricoverata d'urgenza in terapia intensiva del Policlinico di Roma a causa delle difficoltà respiratorie. Il linfoma mi comprimeva trachea, esofago e cuore e non mi permetteva di respirare. Sono stata in terapia intensiva 10 giorni e il 15 luglio ho iniziato il mio primo ciclo di chemioterapia: risposta ottima! Per un totale di sei cicli, ho affrontato tutto con una forza e una determinazione che non avrei mai pensato di avere e ho capito che la forza mentale è fondamentale per combattere questo mostro.

    Il mio compagno, la mia famiglia e le mie amiche, nonché colleghe di lavoro, mi hanno sostenuto dall'inizio fino alla fine, trasmettendomi tanto coraggio e fiducia. In ospedale ho conosciuto persone fantastiche a livello umano, medici ed infermieri sempre pronti ad aiutarti e a rassicurarti. Mio padre l'ha persa questa battaglia, due anni fa. Ora conosco le sue sofferenze e voglio dedicare la mia vittoria alle persone a me care che mi hanno sostenuto e al mio papà che sicuramente da lassù mi ha dato la sua forza. Ricordatevi che si può vincere!

    Veronica

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