Un viaggio con un bagaglio pieno
“Every situation in life is temporary. So, when life is good, make sure you enjoy and receive it fully. And when life is not so good, remember that it will not last forever and better days are on the ways”
Con questo racconto vorrei darvi un pezzo del mio cuore, una parte di me, sperando di dare luce e speranza a chi ne ha bisogno. Non ho un percorso facile. Mi hanno diagnosticato il Linfoma di Hodgkin 18 mesi fa. Ho fallito la prima e la seconda linea di terapia, ed ora sono in cura per recidiva. Dovrò fare il trapianto allogenico. Sì, il mio viaggio verso la guarigione dura da un po’… e sì, il mio bagaglio è pieno. È un bagaglio che quando lo si apre, si scopre lentamente tutto quello che c’è dentro, passo dopo passo, giorno dopo giorno, attimo dopo attimo. È pieno di gioia e colori, un amore infinito, sussurri, piccoli segreti, lunghi racconti di favole della buonanotte, baci e carezze, sorrisi e solletichi, canti e balli; pieno di attimi che vorrei non finissero mai. È un’emozione così grande da toglierti il respiro. Una forza indescrivibile che ti dà un paio di stampelle invisibili nei momenti in cui ti senti fragile ed incapace di alzarti dal letto.
Un Amore così immenso che ti fa dimenticare dei dolori e del malessere: un piccolo grande essere che ha bisogno di te ed avrà sempre bisogno di te. Una voce dolce e tenera che ti chiama nel cuore della notte. Tu, che hai solo sei anni e mezzo e che sei così divertente, pieno di vitalità; tu, che sei così curioso e dici di voler diventare uno scienziato meccanico. Ed io ci sarò e sconfiggerò questo mostro, perché vorrei vederti crescere. Ti dico grazie, grazie di esistere. Tu che mi dai la forza di fare il passo successivo… di guardare avanti.
È pieno dell’affetto e dell’Amore del mio compagno che non mi lascia mai cadere, che mi guarda negli occhi e con un suo sguardo mi fa capire che ho tutta la forza del mondo per affrontare questo percorso; che mi tiene la mano e quando mi va di piangere nel pieno della notte asciuga le mie lacrime. La persona che mi sta vicino per davvero, nel bene e nel male. La persona che mi incoraggia e mi sprona e mi dice che affrontiamo tutto e ne usciremo insieme da questo male… ed io ci credo! È nel mio cuore sempre, nello stesso posto dove custodirò sempre la sua famiglia, a cui sarò sempre grata per la loro sincera vicinanza e benevolenza.
È pieno della forza ed Amore della mia famiglia: mia Mamma che mi ascolta giorno dopo giorno; mia Mamma che è una forza della natura; Mamma che nel giorno della diagnosi mi ha guardato negli occhi con lo sguardo feroce di una leonessa e mi ha imposto in tono deciso: «Ascoltami bene, tu guarirai». Poche parole ma dette con un certo peso. Le ho incise nel mio cuore. La Mamma che spedisce i pacchi dall’Ungheria con i miei dolci preferiti, perché non posso vederli da più di un anno causa Covid. Papà che usa lo stesso tono rassicurante come quando ero una bambina, i miei fratelli e mia sorella che mi rasserenano e mi fanno ricordare quando eravamo piccoli e spensierati.Se tutto va bene, uno di loro mi donerà il midollo dandomi la possibilità di guarire e sconfiggere questo mostro per sempre. Così saremo ancora più legati.
È pieno delle risate a crepapelle durante la notte quando non riesci a dormire. Risate che fai con persone ‘sconosciute’, cioè persone che non conosci personalmente, ma con cui hai un legame particolare: un gruppo su Telegram chiamato ‘L factor’. Ecco, siamo proprio un gruppo di supporto di persone che condividono lo stesso male, ma anche lo stesso bene. Il bene che ci vogliamo. Il gruppo da dove è partita questa meravigliosa iniziativa di raccogliere le nostre storie ed essere di aiuto per altre persone.
È pieno di parole e messaggi rassicuranti che non sono solo parole ma atti e gesti di vero Amore e sostegno e di prezioso aiuto. Parlo dei miei Amici. Amici con la A maiuscola. Amici storici e nuovi. Persone con vero cuore e con un’anima gentile. Gentile ad ascoltarti quando prima di addormentarti hai paura del male, hai paura di non farcela e devi sfogarti. Un’Amica in particolare che dopo averti ascoltato ti incoraggia e ti rassicura ed è capace anche di farti ridere.Amici che ti cercano ogni giorno, persone che non hanno mai sentito nominare prima la parola linfoma e magari prima si impressionavano anche solo alla vista di un ago, ma dentro sono così forti che puoi raccontare tutto per filo e per segno degli interventi, trattamenti, dolori e malesseri. Amici con cui pianifichi un viaggio a Parigi appena guarisci, Amici che ti aiutano a scoprire che sai disegnare e ti senti una persona più ricca.
Il mio bagaglio è pieno di vita e di colori stupendi, pieno della voglia di vivere, di creare, di disegnare, di sentire i profumi, sentire il sole che ti riscalda, sentire il vento che ti spettina i capelli nuovi che crescono sbarazzini e ricci, sentire la pioggia, i lampi ed i tuoni che hanno una vera potenza che solo la natura può creare.Sentire il profumo di un dolce appena sfornato, il profumo dei fichi che hai raccolto durante le vacanze. Sentire i sassi sotto i piedi al mare e sentirti VIVA.
Rita Eszter
RITA ESZTER E ALTRI GIOVANI PAZIENTI HANNO RACCONTATO LA LORO STORIA IN UN LIBRO: "NE ABBIAMO PIENI I LINFONODI". ORDINALO PER SOSTENERE AIL.
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