Non sono mai stata sola

    Tutto inizia nel gennaio 2023, quando avevo 35 anni. Comincio a essere stanca e avere la febbre quasi tutti i giorni. Faccio una visita con un'infettivologa che mi consiglia una tac, da cui arriva la diagnosi: Linfoma di Hodgkin 4 stadio. Inizio con la chemioterapia ma più vado avanti e più mi dicono che il tumore ancora c'è. Mi prescrivono altri quattro cicli con la prospettiva, questa volta, di terminare il trattamento con un trapianto di cellule staminali. A maggio mi chiama il Gemelli di Roma per il ricovero e ad agosto 2025 sono in remissione. Sono stati 3 anni molto duri e vorrei ringraziare la mia famiglia per tutto: per ogni visita si partiva sempre in 5... Non mi hanno mai lasciata sola!

    Non sono mai stata sola

    Sono Martina,

    tutto inizia nel gennaio 2023, quando avevo 35 anni. Comincio ad avere la febbre quasi tutti i giorni, niente di più, ho anche un po' di stanchezza ma non posso minimamente immaginare quello che succederà da lì a poco.

    Dopo circa 15 giorni di febbre continua, comincio a fare analisi del sangue ed ecografie, ma non emerge nulla se non una milza ingrossata e una VES sempre più alta. Passano i mesi ma la febbre rimane, inoltre comincio a perdere parecchi chili nonostante mangiassi.

    Visto che i medici erano convinti che avessi qualche infezione, ad aprile faccio una visita con un'infettivologa che mi dice: "No signorina, qui non c'è un'infezione, faccia una tac". Faccio la tac e arrivano i risultati: Linfoma di Hodgkin 4 stadio.

    Subito mi prescrivono una biopsia al fegato (da dove tutto era partito) e una PET urgente e contemporaneamente mi si ingrossa un linfonodo sul collo, quindi corro a fare un'ulteriore biopsia di questa zona che conferma la diagnosi.

    Faccio la crioconservazione degli ovuli a Bologna e metto il port. La settimana successiva, il 29 giugno 2023, inizio la prima chemio: ne faccio 12, ben 6 cicli, ma più vado avanti con le chemio e più mi dicono che il tumore ancora c'è. Finisco il 30 novembre e a dicembre la Pet conferma che purtroppo la terapia non ha funzionato.

    Aspetto alcuni mesi, tra PET, TAC, esami, ecografie, fino a quando decidono di rifare un'altra biopsia. Ma questa volta l'operazione è più complicata: va prelevato, mediante un robot, una parte di linfonodo vicino al cuore. Con tutta l'ansia possibile affronto l'operazione, passo circa una settimana in ospedale e poi arriva la risposta: è sempre lui.

    Così, per la seconda volta, mi ritrovo ad affrontare altre chemioterapie, Questa volta mi dicono che sono previsti solo 4 cicli e il trattamento finirà con un trapianto di cellule staminali. Inizio a metà novembre 2024, quando mi prelevano le cellule staminali per potermele poi trapiantare, e finisco a febbraio 2025. A marzo faccio la PET e non ho più nulla, posso procedere con il trapianto.

    A maggio mi chiama l'ospedale Gemelli di Roma (che ringrazio per tutto) e mi ricoverano per 21 giorni, in una camera sterile. Faccio il trapianto e ad agosto 2025 sono finalmente in remissione!

    Sono sollevata oggi di essere qui a potervi raccontare questi miei quasi 3 anni di terapie, ricoveri ed esami. Ma soprattutto vorrei ringraziare la mia famiglia per tutto: per ogni visita si partiva sempre in 5... Non mi hanno mai lasciata sola!

    Martina

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