Gocce di vita
A 38 anni arriva una diagnosi bella tosta: Leucemia Linfoblastica Acuta, che ha portato anche ad una rischiosa rottura della milza. Ho iniziato le terapie fino in attesa del trapianto che arriva nel maggio del 2023. A Genova hanno trovato un ‘fratello’ compatibile al 90%. Ricordo tutto: la stanza numero 7 del San Martino, la radioterapia, la chemio tostissima che azzera ogni cellula del mio corpo. E poi l’infusione, gocce di vita come le chiamavo io, che mi portavano piano piano verso la guarigione. La foto che vedete è stata scattata il giorno del trapianto: pugno chiuso per resistere e un sorriso, per tornare alla mia vita.
Mi chiamo Alfredo,
ho 38 anni e vorrei raccontare brevemente la mia storia, di come mi sono ritrovato in un reparto di ematologia. Tutto è iniziato quando in piena estate 2022 ho accusato i primi sintomi di stanchezza, febbricola, brividi, sudorazioni notturne, uno strano livido sulla coscia. A tutto ciò davo sempre una spiegazione, il caldo estivo, il duro lavoro di panettiere e le partitelle a calcetto con gli amici. Finché una mattina di inizio ottobre, stremato e quasi ridotto agli “sgoccioli” decido di farmi accompagnare al pronto soccorso dell’ospedale vicino al mio paese e da un semplice emocromo i dottori capiscono che la situazione non era per nulla buona. Mi consigliano il reparto di ematologia più vicino perché loro non avevano.
Il 14 ottobre 2022 faccio ingresso nel reparto di ematologia dell’ospedale Andrea Tortora di Pagani (SA) che diventerà la mia seconda casa e le dottoresse, gli infermieri, le infermiere, il primario, la caposala, la psicologa saranno la mia seconda famiglia. Vorrò loro sempre un bene dell’anima a tutti perché “umanamente parlando” sono stati tutti straordinari!! Ritornando alla mia storia, la mattina del 20 ottobre, dopo una notte insonne, bagnato di sudore e bianco come le lenzuola del mio letto richiamo gli infermieri e le dottoresse per capire cosa mi stava succedendo. Non capivo ma sentivo che la mia vita si stava spegnendo piano piano. Ricordo che ad ogni respiro cercavo di stare calmo per “sfamare” il bisogno di aria e di ossigeno.
Dopo poco i dottori capiscono che è in atto una serissima emorragia dovuta alla rottura spontanea della milza e senza perdere altro tempo prezioso mi portano in chirurgia e rianimazione avvisando i miei familiari di pregare, di pregare tanto perché la situazione era grave. Mi piace pensare che qualcuno lassù mi voglia bene e abbia deciso che non era arrivato il mio momento. Riesco a “riprendere” la mia vita tra le mani, che cosa bella è la vita!!
Nel corso dei giorni a seguire, analizzando il midollo, mi viene diagnosticato una Leucemia Linfoblastica Acuta e dopo poco iniziavo il primo ciclo di chemioterapia. Dovevo avere pazienza, seguire altri cicli di chemio di mantenimento e poi sarei stato tipizzato per il trapianto di midollo, che era l’unica opzione da seguire.
Arriva maggio 2023,il quinto ed ultimo ciclo di chemioterapia qui a Salerno ed il giorno prima delle dimissioni la dottoressa mi dà la notizia tanto attesa da mesi: il 30 maggio sarei andato a Genova, al San Martino, per fare il trapianto di midollo. Era stato trovato il mio “fratellino” dalla banca dati internazionale compatibile al 90%. Sprizzavo felicità da ogni poro, credetemi, e anche se i rischi erano altissimi nulla mi fermava all’idea di RIPRENDERE IN MANO LA MIA VITA.
Così il 6 giugno 2023 entro in camera sterile, stanza numero 7, e dopo sei sedute di radioterapia, un altro ciclo veramente tosto di chemioterapia, azzerata ogni cellula del mio vecchio midollo, il 14 giugno 2023 innestano le nuove cellule staminali, le gocce di vita le ho definite. Goccia dopo goccia, passo dopo passo verso la guarigione. Da allora ad oggi e stata una strada in discesa, piano piano ho ripreso a stare sempre meglio, le visite di controllo sono state sempre positive, ho ripreso a seguire i miei hobby e ad inizio marzo 2024 sono tornato a lavorare, ad essere felice ed amare sempre di più questo dono che è la vita!!
Sono appassionato di fotografia e la foto più bella, quella che trovate qui, è quella del giorno del trapianto, il pugno rappresenta la forza che ho tirato fuori in questo percorso tanto tortuoso ,il sorriso è quello che ho voluto tenere sempre sul mio volto, ogni giorno affrontavo la malattia ridendole in faccia e facendogli capire che avrei vinto io. La sacca è quella che contiene le mie straordinarie gocce di vita!
Alfredo
Storie di combattenti
I vostri commenti (3)
Anche io reduce da un linfoma non hodgkin, sono stato curato a pagani, devo a loro ora se sono qui....grazie al primario sulla mia dott. M.B e tutto lo staff, che Dio li benedica sempre
Grandissimo Alfredo......sono felicissima per te.......e anche del fatto che tu abbia raccontato la tua "avventura" che può aiutare tante persone.....anche a guardare avanti, con coraggio e ottimismo......parole che rincuorano. Ti abbraccio davvero fortissimo