Credo nella ricerca e nel modo in cui si affronta la malattia

    Mi chiamo Silvio, sono un ragazzo californiano di 38 anni, ricercatore scientifico a Roma. A settembre 2023 inizio a sentire un disturbo allo stomaco, sudo, dormo male e noto di avere l’ombelico gonfio. Una TAC rivela un mostro grande 17 cm che stava crescendo dentro la mia pancia: un Linfoma non-Hodgkin. Dopo cicli di chemio e la terapia CAR-T, mi dicono che è necessario il trapianto di midollo e per farlo mi sottopongono a una cura sperimentale all’ospedale di Bergamo. Così, per un paio di mesi, sono stato ospite alla casa AIL Paolo Belli. Ho incontrato persone meravigliose che, con tatto ed empatia, mi hanno sostenuto. A ottobre 2025, un mese prima della data fissata per il trapianto, la PET ha esito negativo! Se sono qui è grazie alla ricerca, in cui credo fermamente. Ma anche grazie alla voglia di vivere e all'amore delle persone, che sono una linfa vitale.

    Credo nella ricerca e nel modo in cui si affronta la malattia

    Mi chiamo Silvio, sono un ragazzo californiano di 38 anni. Sono ricercatore scientifico e professore universitario alla facoltà di medicina. Nel 2020 mi trasferisco a Roma col desiderio di trovare le radici del mio cognome italiano e abbraccio così un progetto di ricerca scientifica.

    Nell'estate del 2023, come da tradizione, trascorro le vacanze alle Hawaii con la famiglia e passo le giornate a fare surf. A settembre torno a Roma e gli amici mi vedono molto dimagrito. Inizio a sentire un disturbo allo stomaco, sudo, dormo male e noto di avere l’ombelico gonfio. Davo la colpa alle vacanze alle Hawaii e al surf ma una TAC rivela un mostro grande 17 cm che stava crescendo dentro la mia pancia. Quel mostro era il Linfoma non-Hodgkin!

    Comincio la chemioterapia (6 cicli) con tutte le conseguenze che ne seguono. A gennaio faccio la PET di controllo… Il mostro si è trasformato in Double Hit: una forma di cancro molto aggressivo. A giugno eseguo le CAR-T: trascorro l’estate intera a riprendermi da questa nuova e forte cura, intanto il mio corpo lotta ormai da un anno. La situazione post CAR-T sembra migliorare, proseguo l’autunno con immunoterapie con controlli settimanali.

    A gennaio 2025, il mio ematologo mi dice che è necessario il trapianto di midollo, ma che per farlo mi vorrebbe sottoporre a una cura sperimentale all’ospedale di Bergamo. Così, per un paio di mesi, sono stato ospite alla casa AIL Paolo Belli di Bergamo e mi sono sottoposto a questa nuova infusione col sangue di mio padre. Forza, fiducia, coraggio e amore non mi sono mai mancati, sono un ragazzo fortunato! Ho affrontato tutto normalizzando e accettando la mia nuova realtà.

    Ho incontrato persone meravigliose che, con tatto ed empatia, mi hanno sostenuto. Dottori, infermiere e soprattutto la famiglia, gli amici, che sono la famiglia che ti scegli… Tutti insieme non abbiamo mai mollato e siamo sempre andati avanti affrontando le 4 montagne: chemioterapia, CAR-T, CAR-CIK e ora trapianto. Nel frattempo una complicazione chiamata citomegalovirus mi fa trascorrere l'intera estate dentro e fuori l’ospedale.

    A settembre 2025 sto conducendo una vita pseudo normale, sono in attesa di fare il trapianto, non sto facendo alcuna cura per il cancro e mi sento bene. A ottobre, un mese prima della data fissata per il trapianto (28 novembre) faccio l’ultima PET. Esito: negativo! Oggi sono qui a dirvi che non ho fatto il trapianto, sto bene e forse questa nuova terapia sta dando delle risposte risolutive. Sono un ricercatore… Banale dire che credo nella ricerca. Ma credo anche nel modo in cui queste battaglie si affrontano.

    Io non ho mai perso la voglia di vivere, ho accettato la mia nuova realtà, mi sono impegnato a essere me stesso, per me e per le persone che mi amano! Ci siamo sostenute a vicenda. In questi anni ho viaggiato, ho cambiato lavoro, ho ottenuto soddisfazioni professionali… Insomma la mia voglia di vivere e l’amore delle persone sono state linfa vitale per me!

    Silvio

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