Ce l’ho fatta, sono più forte io!
Sono Alessandra, una ragazza di 33 anni.Due anni fa mi è stato diagnosticato un Linfoma di non Hodgkin e oggi sono qui ad avere finalmente il coraggio di scrivere la mia storia con la speranza che possa aiutare qualcuno ad essere forte.Tutto è iniziato da una forte tosse, poi dimagrimento da circa un anno e da lì ho iniziato a fare delle visite ma tutti associavano quel dimagrimento allo stress visto che a breve mi sarei sposata. Altri dicevano che avevo il reflusso gastrico o un qualche tipo di allergia.
Iniziai ad avere prurito e macchie rosse sulla pelle ed il mio corpo iniziava ad affaticarsi. Ogni tanto mi guardavo allo specchio e mi chiedevo cosa c'era che non andava in me, avevo tutto ero una ragazza felice ma da qualche mese non lo ero più, mi stavo rendendo conto che qualcosa stava cambiando nel mio aspetto fino a quando mi accorsi di avere una massa vicino alla clavicola. Non dimenticherò mai quella sensazione di paura perché dentro di me sapevo che non era qualcosa di bello e come fai ad accettare a 31 anni un tumore?
Da quel momento in poi la mia vita cambiò. Il 25 di maggio mi dissero che avevo un linfoma di non Hodgkin del primitivo del mediastino al secondo stadio e che avrei fatto 12 cicli di chemioterapia per 3 mesi una volta a settimana. Ero incredula per quello che stava succedendo. Tra l'operazione e vari esami, mi resi conto che dovevo essere forte anche non sapendo quanto potesse essere dura la terapia. Iniziai a fare mille domande sul mio corpo, sulla terapia, sul mio matrimonio a distanza di un mese e mezzo. Non ho pianto quando mi dissero che non sarei riuscita a sposarmi o quando ho rasato i capelli o quando correvo in bagno per vomitare, quando non potevo mangiare per la mucosite, quando non potevo alzarmi dal letto per i dolori.
Forse sì, a volte ho pianto per la paura di non farcela, di non riuscire a sopportare tutto ma qualcosa dentro di me era più forte di quel bastardo (così lo chiamavo) e dentro di me è nata una forza che neanche io sapevo di avere, forse guardando i miei cari. Vederli soffrire mi spezzava il cuore, vedere il mio compagno, le mie amiche, persone che mi hanno supportato e aiutato. Loro sono stati la mia forza! I messaggi di conforto, per me erano carezze per i miei dolori.
Ed oggi sorrido alla vita, dopo 2 anni sono in completa guarigione e le mie uniche lacrime sono di felicità, felice di godermi questa vita nel miglior modo possibile, di mangiare quello che mi pare, di essermi sposata in piena pandemia e finalmente di guardarmi allo specchio e dire: Ce l ho fatta, sono più forte io!
Alessandra
Storie di combattenti