Tocca il fondo e poi datti la spinta

    Mi chiamo Martina e tutto inizia con una tachicardia. Il cuore batte fortissimo, non posso respirare e corro al pronto soccorso. Non è quello che pensavo: una massa nel mediastino porta alla diagnosi di Linfoma. Inizia un percorso lungo e complicato di ricoveri, cure, altre patologie. Sembra non esserci una fine, le terapie mi buttano giù ma poi la notizia: la massa è scomparsa. Ho pianto un giorno intero, per me, per mio figlio, per la mia famiglia. E ho pensato che ho toccato il fondo ma solo per darmi una spinta. E risalire.

    Lo storia di Martina

    Dicembre 2023, pochi giorni prima di Natale, mi vedo il viso gonfio, il cuore batte fortissimo, fatico a respirare, il medico di base mi spedisce in pronto soccorso perché sospetta una trombosi nella giugulare. Alle 4 di mattina il verdetto della tac: una massa nel mediastino, potrebbe essere riconducibile ad un linfoma (oltre alla trombosi giugulare, e ad un versamento pericardico). Ricordo di aver sentito un secchio di cubetti di ghiaccio cadermi sulla schiena e il primo pensiero è andato a mio figlio, 7 anni e mezzo. Poi il ricovero in ematologia (si, mi hanno salvato la vita), le prime cure in attesa della biopsia, poi l'esito: linfoma primitivo del mediastino, 14 cm. Il 4 gennaio la prima chemio.

    È iniziato un percorso lunghissimo, complicato da un'altra patologia sviluppata dopo aver preso il covid (si perché non è mancato neanche quello). Altro ricovero e altre terapie. Poi a maggio la pet, il medico mi raggiunge in sala d'attesa e mi dice "Sei tu Martina? Nel mediastino non vedo più niente!"

    È iniziato un pianto di gioia durato un giorno intero!! Non dimenticherò mai questo periodo buio, i sorrisi delle persone che mi hanno accompagnato e rassicurato, i professionisti incredibili e sempre presenti. Grazie a mio figlio, che è stato la mia forza e il motivo per cui ho lottato tutti questi mesi; alla mia famiglia, a tanti amici, e soprattutto ai medici (ma anche infermieri, oss e fisioterapisti). Bisogna tenere sempre viva la speranza, e aggrapparsi alla vita con tutte le forze che abbiamo. Anche se è dura, se sembra non esserci mai una fine e le terapie ti buttano a terra tu "tocca il fondo e poi datti la spinta".

    Martina

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