Un anno dopo la leucemia di mio figlio
Il 2 novembre 2022 ho sentito per la prima volta “Leucemia linfoblastica acuta”, il nome della malattia di Lorenzo, mio figlio di 7 anni. Da lì è iniziato un periodo durissimo, di ansie e di paure incredibili. Ma in tutto questo casino abbiamo avuto accanto sempre medici, infermieri e AIL, che in reparto viveva ogni passo insieme a noi. Da luglio mio figlio è in remissione, grazie alla ricerca e alla comunità solidale che mai ci ha lasciati soli.
Novembre 2023, un anno dopo… Il 2 novembre 2022 è una data da “depennare” per la mia famiglia, una data che ha cambiato la nostra vita e soprattutto quella di mio figlio Lorenzo. Da qualche mese c’eravamo trasferiti in una nuova città, lontano dalle nostre famiglie e da poco avevamo festeggiato i 7 anni di Lorenzo con la nuova classe.
La mattina del 2/11/22 mio figlio si sveglia molto stanco, sudato e “strano”. Decidiamo di portarlo dalla pediatra, che come lo vede, lo manda subito in ospedale. Inizia il calvario, le ore passano e noi iniziamo a capire che qualcosa non va, arriva la sentenza e per la prima volta sentiamo “leucemia linfoblastica acuta”. L’ospedale cittadino ci mette in contatto con l’ospedale di Padova e la sera stessa varchiamo le porte del reparto di Oncoematologia pediatrica. Una vita stravolta in poche ore.
Abbiamo pianto per giorni, non riuscivamo a crederci, a renderci conto. Due settimane ricoverati, le prime chemio e l’inizio di un periodo durissimo per le terapie e i mille pensieri, la paura di una semplice febbre perché significava “stare in ospedale”. Però, in tutto ‘sto “macello”, abbiamo conosciuto anche tanti angeli che hanno “alleviato” queste sofferenze: medici, infermieri, oss, psicologhe, maestre, mamme e papà, bimbi/e, ragazzi/e.
In quel reparto VIVE anche una grande comunità, l’AIL, che fa sentire appieno il suo sostegno e la sua presenza. Non siamo stati mai soli. Da luglio Lorenzo è in remissione completa e se sono qui a raccontare la storia di mio figlio è grazie alla ricerca e alla fede.
Mamma Manuela.
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