Paziente anziano con LMA: miglioramento degli esiti del trapianto

Negli ultimi anni sono stati compiuti notevoli progressi nel trattamento della leucemia mieloide acuta negli anziani grazie ai miglioramenti nel trapianto allogenico di cellule ematopoietiche (allo-HCT). E le opportunità dovrebbero essere colte già da oggi.

I risultati dello studio ALWP di EBMT

È questo il messaggio che ci lascia il recente studio condotto dall’Acute Leukemia Working Party (ALWP) della European Society for Blood and Marrow Transplantation (EBMT). Lo studio, che ha coinvolto un nutrito gruppo di ricercatori internazionali, anche italiani, ha analizzato i dati di oltre 7000 pazienti di età pari o superiore ai 65 anni che avevano ricevuto un trapianto nell’arco temporale compreso fra il 2000 e il 2021.

Dai risultati emerge che nel corso degli anni, le recidive a 3 anni dalla procedura sono diminuite significativamente, passando dal 37 al 30%. Allo stesso tempo, la mortalità non dovuta a recidiva è scesa dal 31 al 27%. Ancora: la sopravvivenza dei pazienti senza segni di leucemia a 3 anni dal trapianto è aumentata dal 32 al 44%, e la sopravvivenza globale è passata dal 37 al 49%.

Tali miglioramenti sono stati osservati indipendentemente dallo stato della malattia dei pazienti al momento del trapianto, il che significa che anche coloro che avevano la malattia in fase attiva hanno beneficiato dei progressi nel trattamento. L’analisi ha evidenziato che il miglioramento dei risultati è principalmente dovuto alla riduzione delle recidive piuttosto che a una diminuzione della mortalità per altre cause.

In conclusione, lo studio dimostra che il trapianto di cellule ematopoietiche per gli anziani con leucemia mieloide acuta è sempre più efficace e dovrebbe essere considerato una scelta obbligatoria piuttosto che un’opzione facoltativa.

I dati raccolti forniscono al contempo un importante riferimento per futuri studi e indicano che le opportunità di trapianto devono essere seriamente prese in considerazione anche per i pazienti anziani.

 

Fonte

Clin Cancer Res. 2024 May 1;30(9):1778-87

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/38514469/

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