
Esperienze Linfoma di Hodgkin – La storia di Bernadette
Oggi credo sia mio dovere testimoniare che sì, si può guarire. A chi sta attraversando quello che ho passato io oggi dico: forza! I medici sono preparati, tenaci e tifano per voi!
CODICE FISCALE AIL 80102390582
Oggi credo sia mio dovere testimoniare che sì, si può guarire. A chi sta attraversando quello che ho passato io oggi dico: forza! I medici sono preparati, tenaci e tifano per voi!
Le cure domiciliari sono la migliore risposta organizzativa e clinica alle esigenze dei pazienti, anche durante la pandemia.
Donare il 5 per mille è un gesto che non costa nulla e può davvero fare la differenza nella lotta ai tumori ematologi. Insieme possiamo raggiungere un grande obiettivo: #maipiùsognispezzati. Leggi la storia di Luciana, il racconto di chi sta lottando contro la malattia a colpi di sorriso e ottimismo.
Per donare il 5 x 1000 in maniera corretta, ci sono informazioni importanti e scadenze da conoscere soprattutto per via dei cambiamenti e delle novità introdotte a causa dell’emergenza pandemica da Covid-19. Prima di scoprire le novità 2021 sul 5 x 1000 andiamo con ordine.
Quando mi è stato diagnosticato il Linfoma non Hodgkin grazie a mio figlio ho trovato la forza di sconfiggerlo. Oggi dopo due anni continuo i controlli periodici. Il linfoma non mi ha tolto il sorriso, la positività e la voglia di vivermela al meglio questa vita! Ogni giorno nuovo è un dono, ogni nuovo giorno è possibile grazie alla ricerca e grazie ad AIL.
Ho una malattia rara e cronica del sangue, la Policitemia Vera. Questa patologia ha cambiato molto le mie abitudini, costringendomi ad una vita sempre ritirata e controllata. Ma il futuro per me non è già scritto: grazie alla ricerca tante cose possono cambiare.
I centri ematologici sono un punto di riferimento fondamentale per i pazienti ed i loro familiari. Con il tuo 5x1000 AIL può garantire risorse fondamentali per l’acquisto di macchinari e materiale di consumo, per il personale sanitario e per borse di studio destinate a medici e biologi.
A soli 17 anni mi è stata diagnosticata una malattia ematologica: il Linfoma non Hodgkin mediastinico al III stadio. Una patologia molto aggressiva che mi ha costretta per mesi in ospedale provando tanta paura e impotenza. Grazie alla ricerca, il reparto di Oncoematologia del Regina Margherita di Torino mi ha salvato la vita e oggi, dopo 7 anni, sono qui a dirvi che questa sofferta esperienza mi ha resa ciò che sono oggi: Irene.
“Quando un ragazzo sta bene la scuola è un obbligo a volte noioso. Per un paziente invece la scuola è futuro, un progetto importante oltre la malattia che il ricovero non deve e non può fermare”. Adriana Palombo è stata la prima insegnante della scuola in corsia nata grazie ad AIL Reggio Calabria e oggi coordina la ludoteca gestita dalla sezione in ospedale. Scopri l’importanza di questi servizi per bambini e ragazzi.