La storia di Matteo

    Questa è la storia di Matteo. È il racconto di un sogno diventato realtà grazie alla ricerca per la cura del Linfoma

    La storia di Matteo

    Ho capito di amare la danza a 5 anni. Era il 2004. Mia madre appoggiò subito questa mia passione, portandomi a frequentare i primi corsi. Ero felice, sentivo che stavo facendo quello che più mi piaceva e che volevo fare per il resto della mia vita. Stavo vivendo il mio sogno, allora non avrei mai pensato che un giorno sarei stato grato alla ricerca sui linfomi, fino a quando arrivò l’inverno del 2007.

    Ero in vacanza con la mia famiglia quando iniziai a non sentirmi bene: febbre, gola ingrossata, affaticamento. Tornato a casa feci delle analisi e dagli accertamenti emerse che avevo un Linfoma non Hodgkin: fu una doccia fredda per tutti. Senza aver il tempo di razionalizzare la cosa, mi ricoverarono in ospedale. I medici dell’Oncoematologia Pediatrica attaccarono subito la malattia, tanto che già al secondo ciclo di cure sparì. Erano passati 6 mesi.

    La vicinanza dei medici, unita alle migliori cure sviluppate grazie alla ricerca, così come l’affetto di mia madre sempre con me, notte e giorno, mi aiutarono a superare quel periodo difficile. Quell’esperienza mi ha maturato molto, mi ha aiutato a crescere e mi ha dato una carica in più che mi è servita anche nel mondo della danza. Grazie alla mia famiglia, ho studiato danza all’Accademia di Vienna, sono riuscito ad ottenere una borsa studio che mi ha permesso di andare a San Francisco per un corso estivo e ora danzo all’Opera di stato di Hannover “Staatsoper Hannover”.

    La malattia è stata, a suo modo, un trampolino di lancio per la vita e mi sento pronto per raccontare la mia storia ad altri bambini e ragazzi con una malattia ematologica. Perché non solo la malattia la si può vincere ma, con l’aiuto del personale medico e sanitario e delle persone care, può aiutare a ritrovare se stessi.

    Per tutti i bambini e i ragazzi come me che hanno un sogno da realizzare e per le loro mamme e i loro papà, AIL è molto importante, e tu puoi esserlo per AIL.

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