La Storia di Emanuela

    Coltivare le proprie Passioni È Importante per superare una Malattia come il Linfoma Non-hodgkin

    La Storia di Emanuela

    Scoprire di avere un Linfoma Non-Hodgkin a 28 anni, beh non è stata di certo un’esperienza semplice. Ricordo che la prima sensazione che ho avuto, dopo  la diagnosi, è stata quella di sentire il mio futuro sgretolarsi. Durante il periodo di malattia, ho visto il mio corpo cambiare, i miei capelli folti e neri cadere, il mio viso diventare gonfio a causa delle cure. Ho capito fin da subito che quel mostro così grande avrei dovuto combatterlo non solo con il corpo ma anche e soprattutto con la mente.

    Ho cercato il più possibile di circondarmi dei miei affetti ma soprattutto di continuare a coltivare le mie passioni, come la scrittura. Avere un obiettivo, continuare nonostante le difficoltà a trovare il tempo per le cose che amavo è stato fondamentale per superare i momenti più difficili. Così ho deciso di raccontare la mia malattia, il Linfoma Non-Hodgkin, in chiave comica, arricchendo la mia storia con delle vignette realizzate da una mia amica. Da qui è nato il testo “il coraggio di rinascere riccia”.

    In questo breve racconto a fumetti (scaricabile qui) parlo del mio incontro con il Linfoma Non-Hodgkin, del cortisone che ha cambiato i lineamenti del mio viso, delle chemio, della caduta dei capelli e della parrucca. Ma anche del farmaco più potente, quello che insieme alle medicine mi ha salvato: l’ironia.

    Oggi sono qui grazie alla ricerca, grazie a quelle medicine che tanto mi facevano stare male. Ho nuovi capelli, folti ricci e lucenti e nonostante il ricordo della malattia sia ancora molto presente, ho tanta consapevolezza in più e tanta voglia di vivere.

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